Metto a disposizione di chi vorrà giovarsene queste annotazioni su come aiutare i bambini dislessici e disgrafici a superare le loro difficoltà.
Quanto detto in seguito è frutto di studi e di esperienze maturate in trentacinque anni di lavoro come insegnante nella scuola elementare.
In primo luogo va detto che un bambino dislessico è NORMALE , a volte anche molto intelligente.
Varie sono le cause che concorrono a creare problemi di dislessia e disgrafia impedendo un rendimento scolastico ottimale.
Esse possono interferire singolarmente o a gruppi e sono:
- Non buona interiorizzazione dello schema corporeo;
- Non buona strutturazione delle relazioni spazio- temporali fra sé e le cose, delle cose fra loro, dei vari accadimenti, per non aver avuto sufficienti esperienze fisiche e motorie di base (es. strisciare, carpare, saltare, rotolarsi, arrampicarsi, manipolare oggetti, ascoltare gli altri, raccontare e raccontarsi, spiegarsi, lavorare con strumenti, ad es. martelli, forbici, ecc. , aver cura sempre meglio del proprio corpo , dei propri oggetti, del proprio spazio.
- Mancinismo contrastato;
- Difficoltà visive (ad es: strabismo);
- Essere vissuti in ambienti troppo rigidamente strutturati (ordine e regole rigide ed eccessive) che, causando ansia e insicurezza profonda, portano all’incertezza e all’affaticamento,
o, al contrario,
- essere vissuti in ambienti senza alcun ordine, caotici, senza regole,senza orari, senza ordine esperienziale e ambientale..
Anche in questo caso la virtù sta nel mezzo, cioè in un ordine non rigido.
Se i bambini disgrafici vengono seguiti opportunamente e con costanza si ha una riduzione o una scomparsa della dislessia e della disgrafia con conseguente miglioramento scolastico, con una più serena percezione di sé e delle proprie attitudini, con una più efficace capacità di rapportarsi e di interagire con gli altri.
ESERCIZI CONSIGLIATI
- Strisciare, carpare, rotolarsi, saltare in su o in giù.
- Individuare: avanti, dietro, sopra, sotto, destra, sinistra, sul proprio corpo (ad es: ponendo oggetti sul capo, sotto i piedi, sui fianchi ecc.) e sul corpo altrui, negli arredi domestici e scolastici, nell’ambiente. (Es. passare sopra e sotto un tavolo, battere con una canna sul soffitto e sul pavimento,strisciare sul pavimento o lungo le pareti di una stanza, adagiarsi supino o prono sul pavimento, voltarsi su un fianco o sull’altro) verbalizzando le esperienze.
- Battere su un tamburello o su una pentola, con ritmi diversi, con sequenze diverse. Battere sopra, sotto, a destra, a sinistra dell’oggetto.
- Accucciarsi e farsi piccolo piccolo poi, con un grido, estendersi al massimo.
- Bendato, rintracciare un oggetto seguendo dei comandi o guidare un compagno bendato a trovare un oggetto.
- Camminare o saltare all’interno di due rette parallele in avanti e indietro, camminare avanti e indietro passando sulle rette, saltare con un piede su ciascuna retta, cercare di camminare ad occhi chiusi su ogni retta, spingere un sasso fra le rette senza farlo uscire dal “corridoio”. (Il vecchio caro gioco della campana e del salto alla corda in strade più sicure e nelle piazzette!)
- Con una palla: lanciarla contro il muro e riprenderla con l’una o l’altra mano, palleggiare o calciare un pallone con la destra o con la sinistra, dribblare un compagno.
- Ruotare su se stessi in senso orario o antiorario, fare un girotondo girando verso destra o verso sinistra.
- Procedere sulle ginocchia o stando accosciato. Saltare come la rana stando accosciato.
- Gioco : “Passi chi vuole passare….”
- Manipolare pasta o plastilina riproducendo lettere in stampato corsivo. Porre attenzione ai segni: d b q p z s a e n u v f t
- Tracciare grandi cappie come la L la G in corsivo o dei cerchi come la o, nell’aria, sul muro o sul pavimento seguendo l’orientamento preferito (orario o antiorario).
- Scrivere utilizzando lettere in cartoncino.
- Scrivere utilizzando il computer o la macchina da scrivere.
- Copiare o inventare sequenze di oggetti, di suoni,di movimenti..
- Ascoltare storie.
- Inventare e produrre racconti a fumetti.
Si possono inventare tanti altri esercizi gioco che inducano a fare esperienza del proprio corpo in rapporto al mondo esterno.
E’ bene che il bambino si muova, pratichi dello sport, giochi in libertà o seguendo ordini e regole che non devono diventare ossessive.
Deve imparare ad ascoltare e a capire le consegne, potrà a sua volta proporre giochi ma dovrà anche ubbidire. E’ bene perciò spiegargli lo scopo del lavoro che gli viene richiesto e fargli notare i progressi. Gli sono utili il gioco di movimento libero quanto gli esercizi di lettura e di scrittura fatti con ordine, costanza e pazienza.
E’ importante che trovi ascolto,ordine e stabilità non rigidi intorno a sé, uniti a fermezza attenta e amorevole.
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